Riporto questo articolo apparso a fine agosto in un quotidiano online locale del Kentucky (America) perché si ricollega ad altre notizie su cui avevo deciso di non puntare i riflettori perché relative a contesti a noi lontani. Tuttavia credo che anche se i contesti sono lontani le problematiche ci accomunano tutti.
La ONAC è una Chiesa Nativa Americana a cui alcune leggi degli Stati Uniti riconoscono, all’interno del diritto alla libertà religiosa, la possibilità di usare come sacramento alcune piante psicotrope che contengono sostanze altrimenti illegali. Questo significa, tradotto in soldoni, che se gli Indiani d’America hanno per millenni usato nelle loro tradizioni il peyote, o altre piante autoctone delle terre tradizionalmente occupate dai loro avi, possono continuare a farlo nell’ottica di perpetrare le loro tradizioni.
In questa cornice si sono inseriti alcuni personaggi, che dopo aver lavorato per molto tempo con l’ayahuasca in Perù, si sono affiliati all’ONAC e hanno dichiarato di essere i primi in America a poter somministrare l’ayahuasca legalmente, sotto l’ala protettrice di quei diritti accordati agli Indiani d’America.
Tuttavia, come ha sottolineato brillantemente la massima esperta mondiale di legislazione sull’ayahuasca Bia Labate, l’ayahuasca non è né una pianta autoctona del Nord America, né un sacramento tradizionale degli Indiani: quindi questa interpretazione è del tutto arbitraria, falsa e pericolosa, per gli aderenti alla chiesa e per tutti quelli che credono in buona fede alla sua propaganda .
E qui arriviamo al collegamento con quanto riportato in questo articolo.
Anticipando che, come si leggerà, l’autopsia non ha ancora stabilito se la donna morta aveva effettivamente assunto ayahuasca e se la morte è dovuta a quello, tutta la storia solleva un segnale d’allarme a prescindere: l’ayahuasca è infatti nuovamente assurta agli onori di cronaca in un accostamento non favorevole, con i riflettori puntati contro e con l’attenzione delle forze dell’ordine nuovamente alta rispetto ai suoi rischi e alla sua legalità. Ragionevolmente si può pensare che l’ONAC e i suoi responsabili non passeranno dei quarti d’ora spensierati, se i risultati delle analisi dovessero confermare che la donna aveva assunto ayahuasca durante le loro cerimonie, e che la morte può in qualche modo esservi collegata.
Questo articolo vuole essere quindi un promemoria per coloro i quali pensano di poter fare con questa medicina sacra quello che vogliono, e che si sentono ‘protetti’ da false promesse e false dichiarazioni di personaggi di dubbia serietà. Attenzione, perché dato che l’ayahuasca permane tuttora – soprattutto da noi, perchè in America è dichiaratamente illegale – in un limbo legislativo che non dà nessuna garanzia certa, interpretazioni troppo favorevolistiche potrebbero portare a gravi conseguenze, per se stessi e per tutta la comunità ayahuasquera.
Ecco l’articolo.
BY GREG KOCHER
La polizia di Berea sta investigando sulla morte nello scorso week end di una donna del Sud Carolina che è stata trovata priva di sensi nella Chiesa Nativa Americana di Oklevueha.(ONAC)
Lindsay Poole, di 33 anni, di Anderson, Sud Carolina, è stata dichiarata morta sabato all’ospedale Kentucky One Health – St. Joseph Berea, dice il coroner Jimmy Cornelison del Madison County.
La donna era stata portata all’ospedale dopo essere svenuta nella Chiesa Nativa Americana di Oklevueha chiamata Peaceful Mountain Way, in Berea (Kentucky, U.S.A.), dice Cornelison.
Il corpo è stato portato all’ufficio statale di medicina legale in Frankfort per un’autopsia completa, incluso il test tossicologico, dice Cornelison, dice anche che nel pomeriggio di lunedì non aveva ancora ricevuto i risultati dell’autopsia.
“Il racconto è stato che era svenuta: ma è morta e poi caduta, o è morta dopo? Non lo so”, dice Cornelius.
Dice che ha ricevuto la chiamata per il caso poco dopo le 10:30 di pomeriggio, di sabato. La polizia è stata chiamata per assistere d’emergenza ai servizi medici, dice la polizia di Berea, nelle parole del portavoce Jake Reed.
Reed dice che sono state raccolte prove alla chiesa in Chestnut Streen, dal dipartimento di polizia. “E’ letteralmente meno di un minuto lontano dal nostro palazzo”, dice Reed.
Non ha detto che tipo di prove sono state raccolte.
“I nostri detective stanno seguendo il caso e stanno lavorandoci sopra,” dice Reed. “Questo è davvero tutto quello che posso dire …E’ uno di quei casi in cui vogliamo fare del nostro meglio e fare tutto con diligenza per essere sicuri di coprire tutte le nostre necessità investigative, e non vogliamo rilasciare informazioni prematuramente.”
Il sito della chiesa recita: “La Chiesa Nativa Americana di Oklevueha accetta i sacramenti indigeni di cura basati sulla terra come centrali nel proprio credo religioso stabilito.” Questo include l’ayahuasca, un decotto allucinogeno che gli indigeni delle Americhe credono li connetta con un potere superiore.
L’ayahuasca contiene Dimetiltriptamina (DMT), che è una sostanza illegale controllata, per quanto riguarda il possesso e la distribuzione, secondo la legge americana. Nonostante ciò l’Atto di Libertà per la Religione degli Indiani d’America del 1978 e L’Atto di Ristabilimento della Libertà Religiosa del 1993 fanno eccezioni per le persone che sinceramente possiedono credenze religiose.
Il sito va avanti dicendo che “casi statisticamente rilevanti di complicazioni dannose verificabili conseguenti all’ayahuasca sono virtualmente inesistenti. I partecipanti sono avvertiti, tuttavia, di doversi astenere da certi cibi e medicine nelle settimane precedenti la cerimonia a causa di possibili interazioni dannose. Chiediamo collaborazione sincera e responsabile da chiunque voglia partecipare ad una cerimonia.”
Il sito web della chiesa dice che un ciclo di cerimonie era previsto qui per il venerdì, sabato e domenica. Il dito non dice cosa era incluso nelle cerimonie ma scrive “tre giorni di counseling.”
Il sito dice anche “ogni partecipante alle cerimonie della Chiesa Nativa Americana di Oklevueha deve accettare di conformarsi alle direttive e istruzioni riguardanti la sicurezza e il benessere di ogni altro partecipante, da un’ora prima, durante e tre ore dopo la cerimonia, che sarà condotta da una persona della della Chiesa Nativa Americana di Oklevueha.”
Non c’è un numero di telefono nel sito web, e nessuna risposta è stata data alla nostra email in tempi brevi.
Cornelison dice che ci vorrà un po’ di tempo prima che i test tossicologici siano ultimati.
Reed dice che non aveva sentito mai parlare della chiesa fino a che non è accaduta la morte.
“Non credo che abbiamo mai avuto a che farci, quindi non so da quanto tempo sia lì,” dice.
ARTICOLO TRADOTTO DALL'ORIGINALE: http://www.kentucky.com/news/local/counties/madison-county/article98671762.html

Questo articolo è stato tradotto dall’originale e l’autore dello stesso è menzionato all’inizio del testo. Per conoscere maggiori informazioni sull’autore seguire il link che cita la fonte.