Dopo una cerimonia di ayahuasca può capitare che le cose che abbiamo visto e sentito non trovino una collocazione chiara nella nostra vita, e che la confusione regni sovrana. Come affrontarlo?
FONTE: https://entheonation.com/blog/messed-up-after-ayahuasca/
Il web è pieno di storie miracolose su come la bevanda psicotropa chiamata ayahuasca può curare qualsiasi tipo di male. Ho bevuto questa medicina e condotto cerimonie per 12 anni, e posso confermare la validità di queste storie drammatiche e bellissime. Ma qualsiasi cosa che abbia la possibilità di curare lo Stress Post Traumatico o il cancro, può anche creare profondissimi traumi e malattie, se usata male. Ogni cosa presenta il risvolto della medaglia.
Sono una grande sostenitrice della necessità di essere schizzinosi fino al ridicolo, nel valutare con chi state per fare una cerimonia. C’è un’inflazione pazzesca di persone che bevono la medicina una manciata di volte e poi si reputano pronti per guidare gli altri attraverso questo processo. Sarò molto diretta su questo punto: non ne sono capaci. Nessuna buona intenzione può sostituire la mancanza di esperienza e di adeguata formazione. L’ayahuasca può aiutare le persone a liberarsi dalla dipendenza, da pensieri suicidari, malattie mentali e molte altre patologie, ma può farlo solo quando è veicolata da un involucro puro che sa come guidare le persone attraverso l’inferno.
A volte dobbiamo visitare gli angoli più bui della nostra coscienza per lasciare andare ciò che ci tormenta: se questo è il caso, vorresti veramente essere con qualcuno che ha già fatto su di sé questo lavoro.
Io lavoro sia fuori che dentro i circoli cerimoniali, e recentemente ho sentito un numero incredibilmente alto di storie di gente che si sentiva più traumatizzata di prima dopo aver bevuto ayahuasca. Questo non è colpa della medicina. La responsabilità è delle persone che cucinano la medicina e conducono le cerimonie. Il livello di responsabilità che comporta organizzare, ospitare e facilitare cerimonie di ayahuasca è da pazzi. Molti non sono all’altezza di questa sfida, e quindi negano la necessità di prendersi tutta questa responsabilità. Questo inevitabilmente avrà conseguenze negative che si manifesteranno nei modi più insospettabili, spesso a carica delle ignare anime che siedono con i novelli praticanti.
Quindi hai bevuto ayahuasca e ora ti senti scombussolato. Che fare?
Se hai bevuto Mama Aya in cerca di guarigione o chiarezza, e invece ti senti più traumattizzato e perso, qui ci sono alcuni consigli su come muoverti in questo spazio e come trovare quella luce e quell’espansione che meriti.
Primo passo: riprenditi il tuo potere
Magari hai tomato con un farabutto che ha millantato le sue capacità. Magari non hai fatto bene i compiti per prepararti alla medicina, o hai bevuto qualcosa che non era veramente ayahuasca. Magari ti sei unito a un cerchio con organizzatori irresponsabili e hai fatto il lavoro in uno spazio non sicuro. O magari hai fatto l’apostata, e hai bevuto da solo.
A prescindere da tutto, il primo passo per ristabilirsi dall’esperienza è riassumersi le responsabilità. Non siamo vittime fino a che non autoriziamo noi stessi ad abbracciare questa energia. Il vittimismo non è mai curativo né onesto. Puoi sentirti arrabbiato o tradito, ma questo ti impoverisce molto di più che avere gratitudine per l’esperienza: puoi ora imparare la lezione e prepararti per il prossimo passo.
Molti di noi sono troppo fiduciosi e troppo poco consapevoli del fatto che fare una buona ricerca sui gruppi di medicina è essenziale. E’ critico, ci sono molte domande(#) da fare prima di decidere se unirsi a un gruppo. Se non sono trasparenti e non vogliono rispondere, io non gli darei fiducia. Questo è un lavoro tremendamente serio! Sedere con uno sciamano di cui non sai abbastanza è come scegliere un chirurgo con un tiro di dadi. Abbiamo la responsabilità di essere sicuri che stiamo scegliendo saggiamente.
Passo due: fatti una ragione di ciò che è accaduto
Una volta che ti sei rimpossessato del tuo potere, è di gran beneficio andare in fondo a ciò a cui stai reagendo. Quando smetti di dare la colpa alle circostanze esterne, la chiarezza sul perché la tua anima ha manifestato un’esperienza traumatica può emergere.
Anche in un ambiente sano e amorevole l’ayahuasca può fornire esperienze infernali. Questo è normale. Praticate con questa medicina abbastanza e lungo, e troverà i vostri limiti e vi spingerà in contatto con tutto ciò di cui avete paura. Lo fa per amore. Sa che una volta che affrontiamo i nostri demoni più orrendi siamo più sicuri, più sereni, e pronti per fare del bene al mondo.
Se stai cercando di integrare un’esperienza difficile, la gratitudine può essere la tua migliore amica. Avere reale gratitudine per l’intera esperienza (incluso lo sciamano che ha abusato del tuo potere e gli organizzatori che non hanno svolto seriamente i loro doveri) può aiutarti a muovere la tua energia alla velocità della luce. Continua a resistere e a giudicare quello che è accaduto, e potresti continuare a soffrire per molto, molto tempo.
Le nostre anime contengono il cuore del nostro genio: non si preoccupano se le situazioni sono difficili o facili. A loro importa solo di crescere ed espandersi. Questa è la parte di noi con cui l’ayahuasca si relaziona. Lei mira ad evolvere le coscienze attraverso l’espansione, e non si espande mai in una sola direzione. Se vogliamo maggiore illuminazione, stiamo firmando per avere maggiore oscurità e intensità, che lo sappiamo o no.
Quando sai e accetti che è solo il processo di espansione e contrazione, e che tutto l’universo si muove così, puoi capare che ciò che ti è accaduto è per te, non contro di te. E con questo capire la ragione individuale per cui questo dramma è stato creato proprio per te. La gratitudine è davvero una forza potente.
Passo tre: sii ossessivo nella cura di te stesso.
Il livello con cui ti dedichi alla cura di te può davvero fare la differenza nel tuo processo di recupero da qualsiasi evento traumatico. Un viaggio con l’ayahuasca non è diverso.
Questo è sempre il centro dei miei pensieri quando l’ayahuasca mi rigira come un calzino. Mentre integro l’esperienza, mi prendo cura del mio corpo, la mia mente, le mie emozioni, il bambino interiore – chiamatelo come volete. Tempo nella natura, molti liquidi, incontri con persone fidate, idromassaggio – queste son tutte pozioni magiche per la salute. Spostare la tua attenzione sulla cura di te stesso invece che riflettere troppo sul trauma è la più efficace forma di cura disponibile. E aiuta anche a fare chiarezza.
Il punto non è sommergerti con ancora più cose da fare per distrarti: è piuttosto alleviare lo stress e creare equilibrio. Quindi non è necessario fare di più, se il tempo non lo permette: è necessario mettere maggiore intenzione in quello che già fai.
Farò un esempio: diciamo che sei molto attento alla tua idratazione. Se lo fai ormai senza pensarci ogni giorno, questo ha i suoi benefici, ma ne avrà di più se ogni volta che bevi liquidi pensi all’intenzione di idratarti e al motivo per cui lo stai facendo. Il mio mantra è che ogni volta che faccio qualcosa per me, mi prendo qualche secondo per ‘solidificare’ l’intenzione: “da me, a me, per me”. Questo piccolo passo in più nella cura di sé, la rende incredibilmente più efficace.
Amatevi, e fatelo in maniera più consapevole che potete. Quando rendete voi stessi una priorità non solo integrate le esperienze intense con più facilità, ma non avrete altro che amore per gli altri intorno a voi. La cura di se è la risposta praticamente a ogni cosa che ci danneggia.
Passo quattro: cerca assistenza fuori
Cerchi di decifrare le tue esperienze con l’ayahuasca, i tuoi sogni, o qualsiasi altro livello del subconscio a cui hai accesso, e ti ritrovai come in una trappola cinese per le dita? E’ come cercare di essere oggettivi con le proprie creazioni artistiche. Ed è molto difficile per la nostra stessa mente capire i suoi angoli più misteriosi.
Qualcuno cerca l’assistenza di altri sciamani per essere rimesso apposto dopo una sessione di ayahausca storta. In alcuni casi, in cui lo sciamano originario poteva essere uno stregone, nel peggiore dei casi, o un facilitatore con seri problemi di onestà o falle caratteriali, uno sciamano più esperto o spiritualmente impeccabile può restituire alla persona la sua integrità.
Per altri, recarsi da un terapista o un counselor specializzato nel linguaggio dell’inconscio può essere impagabile, nel tentativo di tradurre un’esperienza traumatica in una benedizione. Gli altri possono spesso vedere ciò che a noi sfugge, e darci un contesto per l’esperienza e un linguaggio che riesca a unire i puntini.
Ho lavorato in questo settore per 5 anni ad oggi, aiutando le persone a integrare queste esperienze di picco, ed è molto gratificante vedere le persone attraversare i labirinti della propria mente con gioia. Dal momento che ho bevuto in più di 1000 cerimonie di ayahuasca, ho una profonda connessione con le maniere in cui lei opera, e durante gli anni altre persone come me sono uscite allo scoperto per aiutare i partecipanti al di fuori delle cerimonie. Molti di noi sono d’accordo nel dire che l’integrazione è la parte più importante del processo, e fino a poco tempo fa, era quella di cui si parlava di meno.
Se ti senti perso o bloccato, trova un esperto di ayahuasca o di psichedelici e lascia che ti guidi attraverso questi labirinti. Io lavoro anche con un terapista Junghiano per aiutare me stessa a dare un senso a ciò che il mio inconscio mi rivela: non hai mai bevuto ayahuasca ma è stato vitale per capire ciò che la mia anima sta cercando di comunicare.
Non abbiate nessuna vergogna nel richiedere aiuto in questo processo. Diventare più coscienti è un percorso sanguinoso. Tutti abbiamo bisogno e meritiamo aiuto di tanto in tanto, e l’essere umano prospera molto meglio in una comunione tribale che in solitudine.
Qualsiasi cosa stiate attraversando, non siete soli. Se siete nei postumi dell’ayahuasca e vi sentite peggio di prima, cercate aiuto subito. Questa medicina vuole guarirvi ed espandervi, non danneggiarvi. Le montagne russe sono normali, perché l’ayahuasca è una delle sostanze più potenti del pianeta, ma non dovete soffrire da soli. In effetti, non dovete soffrire affatto. Ne uscirete più forti e più saggi, avete solo bisogno della motivazione e dell’assistenza per muovere l’energia e arrivare dall’altra parte.
Domande da fare a qualsiasi gruppo o facilitatore di ayahuasca:
1) Per quanto tempo l’organizzatore ha lavorato con lo sciamano?
2) Come ha conosciuto la medicina? Come ha conosciuto lo sciamano?
3) Quanti assistenti ci sono in sala?
4) C’è qualche dottrina o dogma che i praticanti ritengono sacri? (alcune cerimonie sono facilitate da affiliati al Santo Daime, che ha elementi religiosi. Queste cerimonie sono molto differenti dalle altre, ed è qualcosa di cui tenere conto)
5) Quanto costa ogni singola cerimonia? Ci sono sconti per più notti? Cosa è incluso?
6) Com’è lo spazio cerimoniale? Casalingo o professionale? Quanti bagni ci sono?
6a) Quanto spazio ha ogni partecipante? Cosa devo portare? Acqua? Coperte? Cuscini? Tappetini per lo yoga?
6b) Quante persone ci saranno? C’è un numero massimo di partecipanti? (i partecipanti nelle cerimonie di tipo sciamanico non dovrebbero superare le 15/20 persone)
7) Quali sono i consigli per la preparazione? Che cibi bisogna evitare? E’ ok fumare marijuana prima della cerimonia? Bisogna astenersi da attività sessuale? Altre raccomandazioni?
8) Che condizioni di salute sono controindicate? Quali medicine non possono essere mischiate con l’ayahuasca?
9) A che ora ci si incontra? A che ora si può andare via? Si può dormire nello spazio cerimoniale o ci sono altre opzioni? (Non vi fidate di chi vi lascia andare via subito dopo la cerimonia. Ci deve essere uno spazio sicuro in cui restare per tornare completamente nel corpo, prima di allontanarsi, e deve essere a disposizione per tutto il tempo di cui ne avete bisogno)
10) Come si è formato lo sciamano? Da chi ha appreso e per quanto tempo? Di che lignaggio fa parte?
10a) C’è qualche modernizzazione o personalizzazione nel modo in cui conduce le cerimonie? Quali altre modalità di cura ha studiato lo sciamano?
10b) Si può restare in contatto con lo sciamano dopo la cerimonia?
11) Come si comporta il gruppo con qualcuno che sta avendo momenti difficili?
12) Si può parlare? Ballare? Si può cantare o suonare strumenti musicali?
12a) Ci sono regole per allontanarsi dallo spazio cerimoniale durante la sessione?
13) Viene usato tabacco durante la cerimonia? Possono i partecipanti fumare?
14) Quali altre piante medicinali vengono usate durante la cerimonia?
15) Da dove viene la medicina? Cosa c’è esattamente dentro? Che rapporti ha lo sciamano con chi ha fatto la medicina?
15a) Beviamo tutti la stessa medicina? Se no, perché?
16) Lo sciamano e i facilitatori, bevono la medicina?
17) Come funziona la cerimonia, si beve tutti insieme o uno alla volta?
17a) Si può bere più di una volta?Quante tome sono offerte di default?
20) Come viene protetta la privacy dei partecipanti? I gruppi sono su Facebook? Pubblicano foto degli incontri?
21) Cosa succede alla fine della cerimonia? Come si sa quando è finita? Ci sarà qualcosa da mangiare? Si può mangiare dopo la cerimonia?
21a) Lo sciamano se ne va subito? Resterà qualcuno nel caso in cui qualcuno si senta male?
22) E’ prevista assistenza post-cerimonia o qualsiasi tipo di aiuto per l’integrazione?
23) Che raccomandazioni ci sono per il dopo-cerimonia? Si deve continuare la dieta? Per quanto tempo? E l’attività sessuale? Alcool? Marijuana? Altre droghe?
Questo articolo è stato tradotto dall’originale e l’autore dello stesso è menzionato all’inizio del testo. Per conoscere maggiori informazioni sull’autore seguire il link che cita la fonte.