Ayahuasca Italia e Inner Mastery: 100 eminenti personalità si scagliano contro Varela

con decreto ministeriale del 23 febbraio del 2022 il governo italiano ha inserito l’ayahuasca in tabella 1 (leggi qui »). Questo articolo non vuole incitare all’uso dell’ayahuasca ma solo informare, in un’ottica di riduzione del danno, chi ne continui ugualmente a far uso.

Nell’agosto del 2015 il popolo Cofan ha emesso un comunicato di diffida contro Alberto José Varela, la sua organizzazione Ayahuasca International (di cui Ayahuasca Italia è la divisione italiana), e la sua ‘Scuola’ Ayahuasquera Europea.

Il popolo Cofán è quello da cui Varela diceva di aver ricevuto l’autorizzazione per portare l’ayahuasca in Europa. Questo è stato il suo cavallo di battaglia per anni, tuttavia quando questo popolo ha cominciato a negare di avergli mai dato alcuna autorizzazione, lui ne ha negato l’importanza.

Il popolo Cofàn nega di aver mai dato autorizzazioni ad Alberto José Varela, e condanna tutto il suo lavoro con l’ayahuasca, etichettandolo come pericoloso e irresponsabile. Questo è ciò che si legge nel comunicato originale scaricabile qui. Molti altri comunicati sono stati emessi successivamente contro le pratiche di Alberto Varela e del movimento da lui creato (Denuncia di Andreas Cordoba, ulteriore denuncia del popolo Cofán a distanza di un anno), generando un dibattito non indifferente e mettendo spesso in difficoltà l’intero movimento ayahuasquero internazionale.

La reazione con forse maggiore impatto è stata tuttavia quella di 100 personalità eminenti nel campo della ricerca e della sperimentazione con l’ayahuasca, che hanno sottoscritto la denuncia del popolo Cofán e rincarato la dose.
Fondamentalmente in questo comunicato si legge che:

  • L’organizzazione del signor Alberto Josè Varela realizza incontri per distribuire il rimedio Yagé  (nome dato all’ayahuasca dai popoli indigeni della Colombia) in maniera ingannevole, alludendo a un’ipotetica autorizzazione o avvallo delle autorità indigene della Colombia.
  • Questa organizzazione ha convertito il rimedio dello Yagé (Ayahuasca) in un business speculativo, mettendo in serio rischio la vita e la salute dei partecipanti che assistono alle sue cerimonie.

Con questa Carta Aperta di Appoggio al Popolo Cofan hanno voluto denunciare l’uso indebito da parte del signor Varela del nome e delle tradizioni dei popoli indigeni della Colombia, concretamente l’etnìa Cofàn, che egli utilizza in modo fraudolento per legittimare le sue attività commerciali. Inoltre hanno voluto manifestare la loro preoccupazione per la proliferazione delle vendite di Yagè (Ayahuasca) con l’unico obiettivo di arricchirsi.

Una considerazione di speciale gravità

Nel loro testo si legge una considerazione di speciale gravità in relazione al caso del signor Varela, a causa del modello di business incentrato su tecniche aggressive di marketing della sua organizzazione Ayahuasca International, descritta come la prima multinazionale dedicata all’Ayahuasca. Si legge nel comunicato che:

  • Questo modello di impresa investe considerevoli quantità di denaro in pubblicità nelle reti sociali, con l’obiettivo di massificare l’uso dell’Ayahuasca, generando una domanda artificiale di questo rimedio, approfittando dell’ignoranza e della vulnerabilità di molte persone.
  • Per poter espandere il suo commercio, forma superficialmente facilitatori attraverso la sua “Scuola Europea Ayahuasquera”, permettendo in maniera irresponsabile a persone con una minima esperienza e preparazione di dirigere cerimonie di Ayahuasca.
  • In maniera altrettanto irresponsabile, pubblicizza e vende il rimedio direttamente attraverso Internet, per mezzo dell’impresa “Ayahuasca Planet”, a chiunque senza nessun controllo.
  • Come risultato del suo uso improprio, irrispettoso e irresponsabile dell’ayahuasca, un numero crescente di persone hanno descritto pratiche riprovevoli, contrarie ai principi etici e alle guide di buone prassi, che diverse entità che lavorano in difesa del buon uso dell’ayahuasca hanno redatto nel corso del tempo (leggi le regole di ADF, di ICEERS, dei Gruppi religiosi brasiliani e di Plantaforma).

I firmatari della carta non si oppongono all’espansione di per sé dell’uso dell’Ayahuasca, né della sua pluralità e diversità spirituale e terapeutica. Però, considerano che la diffusione di queste pratiche deve avvenire a partire dalla conoscenza, dal rispetto e dall’etica. Concludono quindi dicendo che, al contrario, le attività del signor Alberto Varela rappresentano non solo un pericolo per le persone che vi partecipano, ma anche per la stessa espansione e consolidamento di queste pratiche oltre il loro luogo di origine.

Ecco il testo integrale tradotto in italiano:

La Carta dei 100”

CARTA APERTA DI APPOGGIO AL POPOLO COFÁN
E CONTRO LE ATTIVITA’ DI ALBERTO JOSÉ VARELA

versione in PDF
Documento originalmente publicato sul Quotidiano ‘El Espectador

Con la presente lettera manifestiamo il nostro appoggio alle autorità Cofàn firmatarie di un pronunciamento pubblico contro le attività commerciali relative allo Yagé (Ayahuasca) del signor José Alberto Varela.

In questo pronunciamento si segnala che il signor Varela manca dell’autorizzazione o avvallo delle autorità Yaguécere della Colombia per trasportare o utilizzare il rimedio Yagé (Ayahuasca); che non si ha insegnato, formato o istruito nessuna persona vincolata all’organizzazione del signor Varela, né a lui stesso; e che non è stato autorizzato a commerciare lo Yagé (Ayahuasca). Allo stesso modo si segnala che il signor Varela non ha realizzato investimenti economici a beneficio della comunità Cofàn, né per la preservazione della sua cultura e tradizioni.
I firmatari sottoscritti vogliono manifestare la loro preoccupazione per la proliferazione in Colombia, e in molti altri paesi, di un modello di commercio intorno allo Yagé (Ayahuasca) con l’unico proposito di arricchirsi, molto irrispettoso della pianta, del suo uso, e del carattere sacro che gli attribuiscono i popoli originari e le popolazioni mestizie del sud-occidente colombiano.

Specialmente preoccupanti sono le attività del signor Alberto José Varela, che afferma di essere stato “iniziato” nell’anno 2001 dal Taita Domenico Males Miticanoy, già che definisce sé stesso come “il primo occidentale autorizzato a utilizzare ayahuasca dal Taita Querubìn in Europa”, e la sua organizzazione “Ayahuasca International” come “la prima multinazionale dedicata all’Ayahuasca”. Dalla sua ipotetica ‘iniziazione’ alla sua detenzione in Spagna nell’anno 2008, il signor Alberto José Varela dirige cerimonie di Yagé (Ayahuasca) in Colombia, Spagna, e altri paesi, dice di formare terapeuti “per istruzioni del Taita Domingo”, e vende Yagé (Ayahuasca) ai partecipanti attraverso le cerimonie perché lo prendano a casa loro.

Verso il 2007 il signor Alberto José Varela fonda la “Associazione Putumayo per l’aiuto del Popolo Indigeno dell’Amazzonia”, con la quale organizza viaggi dalla Spagna al Dipartimento del Putumayo, e attraverso la quale raccoglie denaro millantando l’obiettivo di aiutare economicamente gli indigeni del sud della Colombia, così come di rifornire di “materiali come vestiti, giacche, libri le comunità bisognose”. Uno degli obiettivi dell’Associazione Putumayo è l’acquisto di terreni nella selva per, presumibilmente, collaborare con gli indigeni nel loro recupero, “per seminarci coltivazioni tradizionali ed elaborare rimedi sciamanici che sono alla base della loro cultura medicinale e del loro sostentamento”. Già nel 2008 si afferma che l’associazione Putumayo ha comprato 5 ettari di terra nell’amazzonia colombiana.
Il signor Alberto José Varela è stato incarcerato in Spagna nel dicembre del 2008 a partire da una investigazione scattata su denunce di familiari partecipanti, e dei vicini, dovute alla totale mancanza di controllo che si produceva durante le cerimonie di Yagé (Ayahuasca) che lui conduceva. Dopo essere rimasto quattordici mesi in prigione, nell’aprile del 2011 viene assolto dal delitto contro la salute pubblica perchè, come segnala la sentenza giuridica, non si può quantificare la quantità di DMT contenuta nello Yagé (Ayahuasca) sequestrato dalla polizia. Secondo i media, lo Yagé (Ayahuasca) pignorato nella sua abitazione è oltre 40 chili.

Nel 2013 il signor Alberto José Varela riprende le sue attività in relazione allo Yagé (Ayahuasca) dal punto esatto in cui le aveva lasciate al momento della sua detenzione, ora utilizzando strategie di marketing aggressive e investendo considerevoli somme di denaro in pubblicità e in reti sociali.

Per questo tenta di legittimare le sue attività, in primo luogo, nominando diversi Taita che afferma formino parte della sua organizzazione, come Víctor Queta, Taita Querubín Queta, Taita Juan Jamioy, Taita Alfonso Males Jamioy, Taita Juan Males Jamioy, Taita Biron Piajuaje, y Taita Humberto.

Per poter espandere il suo commercio stà ‘formando’ facilitatori in appena poche settimane attraverso quello che il signor José Alberto Varela chiama “Scuola Europea Ayahuasquera”, affinché persone – alcune senza la minima esperienza e capacità – organizzino e dirigano cerimonie di Yagé (Ayahuasca). Si dà il caso che il fondatore della ‘Scuola’ afferma di non prendere Yagé (Ayahuasca), perchè secondo lui già non ne ha più bisogno, e proibisce ai facilitatori di prendere ayahuasca mentre dirigono le cerimonie, che è l’opposto del principio seguito non solo nella medicina tradizionale dello Yagé (Ayahuasca), ma anche in tutti gli altri contesti d’uso dell’Ayahuasca di cui siamo a conoscenza.
Intorno alle cerimonie di Yagé (Ayahuasca) il signor Alberto José Varela ha creato un modello di business e una rete di imprese, pagine web, e profili Facebook, con l’obiettivo di proteggersi legalmente da nuove denunce. Nei terreni comprati dall’Associazione Putumayo si cucina lo Yagé (Ayahuasca) che viene distribuito ai suoi facilitatori, che sono ‘assunti’ da una delle sue imprese, “Inner Mastery International”. I viaggi organizzati nella selva colombiana li vende attraverso “Ayahuasca Travels”, e la vendita diretta di Yagé (Ayahuasca) attraverso Internet la porta a termine attraverso la sua impresa “Ayahuasca Planet”, sempre impiegando persone interposte allo sviluppo di tutte queste attività.
Per tutto quanto detto anteriormente, vogliamo affermare quanto segue:

  • Affermiamo il nostro appoggio al popolo Cofàn e alle sue autorità, e denunciamo l’uso indebito da parte del signor Alberto José Varela del nome e delle tradizioni dei popoli originari della Colombia, e concretamente al popolo Cofàn, che impiega in modo fraudolento per legittimare le sue attività commerciali.
  • Denunciamo l’impiego di tecniche di marketing aggressive nelle reti sociali per pubblicizzare e vendere le cerimonie di Yagé, e la vendita diretta del rimedio a chiunque senza nessun controllo, attraverso Internet.
  • Denunciamo l’uso irresponsabile che promuove il signor Alberto José Varela del rimedio Yagé, impiegando persone che mancano della conoscenza e della preparazione adeguate per dirigere cerimonie di Yagé. Questi facilitatori, inoltre, non assumono il rimedio durante le cerimonie, andando contro la maniera in cui si impiega l’Ayahuasca nei suoi diversi contesti d’uso.
  • Anche nel caso in cui ci fossero persone che potrebbero trarre beneficio dal rimedio dello Yagé nelle sessioni organizzate da “Ayahuasca International”, partecipare ad esse può implicare un gravissimo rischio per l’integrità fisica e mentale dei suoi partecipanti.
  • In questo senso, sono sempre più numerose le testimonianze di partecipanti nelle cerimonie di Yagé che organizza “Ayahuasca International” intorno a pratiche riprovevoli, contrarie ai principi descritti in diversi codici etici e di buone prassi, come quelli delle entità religiose che usano l’Ayahuasca, quelli di ICEERS, o del PDA.
  • Denunciamo la commercializzazione dello Yagé come se fosse un prodotto o un servizio qualunque, generando una domanda artificiale basata su una manipolazione sul significato di assumere il rimedio Yagé, approfittando dell’ignoranza, creduloneria, buona fede, e della vulnerabilità di molte persone.

Noi sottoscritti firmatari non ci opponiamo all’espansione né all’uso in sé dello Yagé. Però consideriamo che la diffusione di queste pratiche si può attuare solo dalla conoscenza, dal rispetto, dall’etica. Le attività del signor Alberto José Varela rappresentano non solo un pericolo per le persone che partecipano alle sue cerimonie, ma per la stessa espansione e consolidamento di queste pratiche al di là del loro luogo d’origine.

Agosto 2015

FIRMANO 100:

ALHENA CAICEDO-FERNÁNDEZ
Professore Assistente
Departimento de Antropología
Universidad de los Andes, Bogotá, Colombia

CARLOS ALBERTO URIBE
Profesor de Antropología
Universidad de los Andes, Bogotá, Colombia

JOAQUIN CARRIZOSA PhD
School of Anthropology and Conservation
University of Kent, U.K.

JUAN ÁLVARO ECHEVERRI
Profesor titular
Universidad Nacional de Colombia, sede Amazonia, Colombia

MARGARITA CHAVES
Investigadora
Instituto Colombiano de Antropología e Historia, ICANH, Colombia

SALIMA CURE
Antropóloga
Coordinadora Museo Etnográfico del Banco de la República
Leticia, Colombia

JORGE RONDEROS VALDERRAMA
Presidente Corporación Prodiversitas Colombia
Profesor Titular Departamento de Antropología y Sociología
Director Grupo linea de investigación y revista Cultura y Droga
Universidad de Caldas, Manizales, Colombia

FRANCO EUGENIO JIMENEZ ACOSTA
Medico Cirujano especialista en Medicina Biológica
Biorigen – Arte de la Medicina Integrativa Personalizada
Yachay Investigaciones de Medicina Ancestral Americana, Colombia

MAITE YIE GARZON
Profesora Asistente
Departamento Antropología
Pontificia Universidad Javeriana, Bogotá, Colombia

JULIO ARIAS VANEGAS
PhD (c) Antropología
The Graduate Center, CUNY, New York, U.S.A.

LEONARDO RODRIGUEZ (PhD)
Experto en Pueblos Indígenas – Colombia
Representante ante la ONU de Maloca Internacional (MAIN), Colombia

MICHAEL TAUSSIG
Professor
Columbia University
New York, U.S.A.

BIA LABATE
PhD Antropologia Unicamp
Núcleo de Estudos Interdisciplinares sobre Psicoativos (NEIP), Brasil

CHARLES S. GROB, M.D.
Professor of Psychiatry and Pediatrics
UCLA School of Medicine
U.S.A.

JESSE HUDSON
Juris Doctor, Tulane University Law School, New Orleans
Masters of Science in International Development, Payson Program, Tulane University Law School, New Orleans
Bachelor of Arts, Anthropology, University of Colorado, Boulder, U.S.A.

BRIAN T. ANDERSON, MD, MSc
Resident Physician
Department of Psychiatry
University of California San Francisco, U.S.A.

GILLIAN WATT
Masters, Social and Political Sciences, Cambridge, UK
Masters, Department of Study of Religions, University College Cork, Ireland

JEAN E. JACKSON
Professor of Anthropology
Department of Anthropology
Massachusetts Institute of Technology, U.S.A.

CHRISTIAN FRENOPOULO
Professor substituto
Universidade Federal do Acre, Brasil

MICHAEL WINKELMAN, M.P.H., Ph.D.
Associate Professor, Retired
School of Human Evolution and Social Change
Arizona State University, U.S.A.

MARTIN TERRY, Ph.D.
Associate Professor of Biology
Department of Biology, Geology, and Physical Sciences
Sul Ross State University
Alpine, Texas, U.S.A.

MARCELO S. MERCANTE
Programa de Pós Graduação em Saúde Coletiva
Unisinos, Brasil

STEPHEN HUGH-JONES, PhD
Emeritus Research Associate
Department of Social Anthropology
University of Cambridge, U.K.

PEDRO MUSALEM NAZAR, PhD (c) Antropologia
Máster Salud Pública
Instituto Brasil Plural, UFSC – Brasil

GLAUBER LOURES DE ASSIS
Doutorando em Sociologia
Universidade Federal de Minas Gerais
Núcleo de Estudos Interdisciplinares sobre Psicoativos (NEIP), Brasil

JOSE ELIEZER MIKOSZ
Artista Interartes (Arte e Estados Não Ordinários de Consciência)
Professor Adjunto da UNESPAR/EMBAP
Núcleo de Estudos Interdisciplinares sobre Psicoativos (NEIP), Brasil

AFRÂNIO PATROCÍNIO DE ANDRADE
Doutor em Ciências da Religião e doutor em Direito.
Pós-doutor em Teologia pela Escola Superior de Teologia, bolsista da CAPES/PNPG, Brasil

DIEGO RODOLFO VIEGAS
Profesor Titular de las cátedras “Etnografía del Conocimiento” y “Antropología de la Conciencia”
Escuela de Antropología. Facultad de Humanidades y Artes
Universidad Nacional de Rosario, Argentina

MATIAS MENDEZ
Master(c) en Psicología Clínica de Adultos
Profesor de Psicología
Universidad Diego Portales, Santiago de Chile

DAN ROSENGREN
Associate Professor
School of Global Studies
University of Gothenburg, Sweden

HENRIQUE RESSEL
Mestre em Antropologia
Núcleo de Estudos Interdisciplinares sobre Psicoativos (NEIP), Brasil

BRUNO RAMOS GOMES
Psicólogo, Mestre em Saúde Pública pela Faculdade de Saúde Pública-USP
Coordenador Centro de Convivência É de Lei – Redução de Danos, SP – Brasil

JOSÉ ARTURO COSTA ESCOBAR
Dr em Psicologia Cognitiva
Pós-doutorando no Centre for Addiction and Mental Health
Vice-líder do Grupo de Estudos sobre Alcool e outras Drogas/UFPE
Núcleo de Estudos Interdisciplinares sobre Psicoativos (NEIP), Brasil

PATRICIA PAULA LIMA
Doutoranda em Etnomusicologia – INET-MD
Universidade de Aveiro – Portugal
Núcleo de Estudos Interdisciplinares sobre Psicoativos (NEIP), Brasil

ALBERTO GROISMAN, PhD
Professor do Departamento de Antropologia UFSC
Coordenador do Grupo de Ativismo Espistemológico-UFSC, Brasil

PEDRO FERNANDES LEITE DA LUZ
Antropólogo e Etnobotânico.
​Professor na UNIASSELVI, Brasil

ISIDRO MARÍN GUTIÉRREZ
Ph.D. en Antropología Social por la Universidad de Granada
Docente Investigador del Departamento de Comunicación
Universidad Técnica Particular de Loja (UTPL), Ecuador

SANDRA LUCIA GOULART
Brasileira, Antropóloga, Doutora em Ciências Sociais pela Unicamp
Professora da Faculdade Cásper Líbero (São Paulo)
Núcleo de Estudos Interdisciplinares sobre Psicoativos (NEIP), Brasil

WALTER MOURE
Doctor en Psicología Clínica, Universidad de São Paulo, Brasil.
Investigador en Filosofia Intercultural de la Universidad de Buenos Aires, Argentina.
Investigador en Psicología Clínica de la Universidad de São Paulo, Brasil

WAGNER LINS LIRA
Antropólogo, Mestre e doutorando em Antropologia pela Universidade Federal de Pernambuco – UFPE
Membro do Grupo de Estudos sobre Álcool e outras Drogas (GEAD-UFPE) e do Núcleo de Estudos das Religiosidades Populares (NERP-UFPE), Brasil

PATRICIA PAULA LIMA
Doutoranda em Etnomusicologia – INET-MD
Universidade de Aveiro – Portugal
Núcleo de Estudos Interdisciplinares sobre Psicoativos (NEIP), Brasil

ROBIN M WRIGHT, Ph.D.
Religion & Anthropology, Indigenous Studies, Latin American Studies
American Indian & Indigenous Studies Program Coordinator
University of Florida Gainesville, U.S.A.

JUAN GONZALEZ, PhD
Professor of Philosophy and Cognitive Science
Universidad Autónoma del Estado de Morelos, México

Dr. PILAR M VALENZUELA
Associate Professor
Department of World Languages & Cultures
Chapman University (California), U.S.A.

SIDARTA RIBEIRO, Ph.D.
Professor de Neurociências
Instituto do Cérebro
Universidade Federal do Rio Grande do Norte, Brasil

Profa. MARIA DE LOURDES DA SILVA
Faculdade de Educação
Universidade do Estado do Rio de Janeiro, Brasil

SANDRO EDUARDO RODRIGUES
Doutor em Psicologia pela UFF
Professor da Universidade Ceuma-MA
Núcleo de Estudos Interdisciplinares sobre Psicoativos (NEIP), Brasil

ISABEL SANTANA DE ROSE
Pesquisadora em nível de pós doutorado (bolsista do CNPq)
Programa de Pós Graduação em Antropologia / Universidade Federal de Minas Gerais, Brasil

FELIPE SILVA ARAUJO
Antropólogo e Linguista
GERTS/UFS, Brasil

JONATHAN D. HILL
Professor of Anthropology, SIUC
Coordinator, Latin@ and Latin American Studies minor
President, Society for the Anthropology of Lowland South America (SALSA)
Visiting Professor, Vytautas Magnus University, Lithuania

GABOR MATE, M.D.
Author and speaker
Canada

DANIELA PELUSO
Anthropologist (Amazonian specialist)
University of Kent, U.K.

EGLEE L. ZENT
Lab Ecologia Humana
IVIC, Venezuela

G. WILLIAM BARNARD
Professor of Religious Studies
Southern Methodist University, Dallas, U.S.A.

MAURO WILLIAM BARBOSA DE ALMEIDA (Ph.D. Cantab, 1993)
Professor – Colaborador
Universidade Estadual de Campinas (State University of Campinas), São Paulo, Brasil

ANJA LOIZAGA-VELDER
Investigadora Postdoctoral
Posgrado en Ciencias Medicas y de la Salud
Universidad Nacional Autónoma de México, México

BERND BRABEC DE MORI
Senior Scientist
Instituto de Etnomusicología
Universidad de Música y Artes Dramáticas Graz, Austria

KATHLEEN HARRISON, M.A.
Ethnobotanist
Botanical Dimensions
Occidental, California, U.S.A.

CLANCY CAVNAR, PsyD
Psychologist at Healthright360
Walden House Residential Drug Treatment
Núcleo de Estudos Interdisciplinares sobre Psicoativos (NEIP), Brasil

Dr. BRIAN RUSH
Professor
Depts. of Psychiatry‎ and Public Health Sciences
University of Toronto, Canada

TANIA GONZALEZ RIVADENEIRA
Maestrante
Estudios Mesoamericanos
UNAM, México

KENNETH TUPPER
Adjunct Professor
School of Population and Public Health
University of British Columbia, Canada

Dr. HUGO LAVAZZA
Antropólogo.
Sección de Etnología y Etnografía – Instituto de Ciencias Antropológicas
Facultad de Filosofía y Letras – UBA
INMeT – Instituto Nacional de Medicina Tropical. Puerto Iguazú. Misiones, Argentina

JUAN SCURO
Doctorando en Antropología Social
Universidade Federal do Rio Grande do Sul, Brasil

ANNE MARIE LOSONCZY
Antropóloga
Directora de estudios, EPHE, Paris, Francia

ELI ODA SHEINER
McGill University
Research Assistant
Division of Social and Transcultural Psychiatry
Culture and Mental Health Research Unit, Canada

Prof. Dr. MARÍA SUSANA CIPOLLETTI (en retiro)
Departamento de Antropología de las Américas
Universidad de Bonn, Alemania

MARIA CLARA REBEL ARAÚJO
Doutora em psicologia social
Coordenadora do curso de Psicologia- Universidade Estácio de Sá, Campus Friburgo, Brasil

WALTER DIAS Jr.
Mestre em Antropologia – PUC-SP
Professor Adjunto I – UNIP/ SJC – SP – Brasil

CHRISTINE L. HOLMAN, PhD
Justice and Social Inquiry
School of Social Transformation
Arizona State University, U.S.A.

RALPH METZNER, Ph.D.
Psychologist, author,
Professor Emeritus, California Institute of Integral Studies, San Francisco, U.S.A.

JONATAS C.DE CARVALHO
Mestre em História (UERJ)
Pesquisador em Extensão No País – CNPq
Projeto Espaço Darwin – Fazenda Campos Novos – Cabo Frio, Brasil

NEAL M. GOLDSMITH, Ph.D.
Psychotherapist and author, Psychedelic Healing
Licensed Mental Health Counselor, U.S.A.

ERIC MICHAEL KELLEY
Lecturer
Department of Anthropology
UMass Boston, U.S.A.

PABLO ORNELAS ROSA
Doutor em Ciências Sociais PUC/SP
Professor nos Programas de Mestrado em Sociologia Política e em Segurança Pública
Coordenador do Grupo em Pesquisa Poder, Subjetividade e Resistências
Universidade Vila Velha – UVV, Brasil

ALEX K. GEARIN
University of Queensland
PhD Candidate, Anthropology
Australia

CLARA NOVAES
PhD Psicologia, Psiquiatria Transcultural, Sorbonne, Paris
Membro da Associaçao Internacional de Etnopsicanalise
Núcleo de Estudos Interdisciplinares sobre Psicoativos (NEIP), Brasil

STEVE McDONALD
Association Secretary
Psychedelic Research in Science & Medicine
Australia

CHARLOTTE WALSH, LLB (Hons), MPhil
Lecturer in Law, School of Law, University of Leicester, U.K.

GERALD THOMAS, PhD
Collaborating Scientist
Centre for Addictions Research of BC
University of Victoria, Canada

JEAN-PIERRE CHAUMEIL
Directeur de Recherche émérite au CNRS
Laboratoire d’Ethnologie et de Sociologie Comparative, France

JUSTIN PANNECK, PhD
Associate Professor
Colorado Technical University, U.S.A.

CELINA M. DE LEON
School of Public Health, MPH (cand)
U.C. Berkeley, CA, U.S.A.

DRAULIO BARROS DE ARAUJO
Professor at the Brain Institute (UFRN), Brasil

JOSHUA HOMAN
PhD Candidate, Department of Anthropology, University of Kansas
Research Associate, Museo Regional, Universidad Nacional de San Martín, Peru

PHILIPPE LUCAS
Research Affiliate – Centre for Addictions Research of BC, Canada

IVAN SERGIO FELONIUK
Abogado, investigador y magister en Bioetica
Miembro del equipo organizador del Foro Social Mundial
Presidente de Prodiversitas, Brasil

SEBASTIEN BAUD (PhD)
Research Associate
Institut of Ethnology, University of Neuchâtel (UniNE), Switzerland
French Institute for Andean Studies (IFEA), Lima, Peru

ISMAEL APUD
Docente Asistente
Facultad de Psicología
Universidad de la República, Uruguay

DAVID NICKLES
Researcher & Moderator
DMT-Nexus, U.S.A.

EDUARDO GASTELUMENDI
President
Peru Psychoanalytic Society, Peru

HEINER DÖRFLER
Medical Doctor
Department of Psychiatry, Psychotherapy and Psychosomatics
University of Zurich, Switzerland

MATTHEW CONRAD
PhD Candidate, Anthropology
La Trobe University, Melbourne, Australia

JAN WEINHOLD
Ph.D., Heidelberg University
Germany

ANA ELDA MAQUEDA
Departamento de Farmacología Clínica
Universidad Autónoma de Barcelona, España

EVGENIA FOTIOU
Assistant Professor
Department of Anthropology
Kent State University, Kent, OH, U.S.A.

SANTIAGO LÓPEZ-PAVILLARD
Antropólogo, candidato a doctor
Universidad Complutense de Madrid, España

MARCELO CAMURÇA
Antropólogo, docente e pesquisador no Programa de Pós-Graduação em Ciência da Religião
Universidade Federal de Juiz de Fora- Minas Gerais, Brasil

ALEJANDRO CAMINO D.C.
Director
Museo de Plantas Sagradas, Mágicas y Medicinales
Cusco, Perú

DANNY NEMU
Psychedelic Press, U.K.

MANUEL ALMENDRO, Ph.D.
Clinical Psychologist
Member of European Federation of Psychology Associations. EFPA
European Certificate in Psychology and Psychotherapy- EuroPsy
Director of Oxigeme, Center for a Psychology of Consciousness, España

Redazione Ayainfo

Questo articolo è stato tradotto dall'originale e l'autore dello stesso è menzionato all'inizio del testo. Per conoscere maggiori informazioni sull'autore seguire il link che cita la fonte.

3 commenti

  1. Ho partecipato ad un loro rito. Fortunatamente nel breve periodo tutto ok, spero anche nel lungo ma leggendo questo articolo sono un pò preoccupato. Sicuramente la poca trasparenza sull’argomento porta a fere incontri magari spiacevoli. Grazie cmq per il vostro contributo anche se avrei preferito leggerlo prima. Mea Culpa!

    1. In verità non sono poche le persone che si trovano bene, soprattutto le prime volte quando l’argomento è completamente nuovo e non hanno termini di paragone. Poi col tempo capiscono da soli che c’è qualcosa che non va e tentano altre vie.
      Gli stessi facilitatori della sua scuola hanno un ricambio continuo perché la maggioranza si staccano dopo un po’, scontenti di come viene gestita la cosa. E poi danno vita, malgrado le buone intenzioni, a tante mini-innermastery spesso persino peggiori della casa madre, perché il frutto non casca lontano dall’albero.
      Ora che sai, magari per la prossima volta cerca contesti più sicuri.
      Un abbraccio 😉

      1. La mia esperienza con l’ayahuaska e stata più che positiva e proprio per questo passerà del tempo prima della “prossima volta” ma non è facile, ed oggi ancora di più essendo illegale, trovare contesti sicuri oltre al fatto che bisogna avere gli “strumenti” per capirlo. La legalizzazione aiuterebbe in tal senso perché ad esempio nel panorama del web questo sito è molto esaustivo e gestito da persone competenti ma non potete indicare a chi rivolgersi per assumerla in sicurezza. Potete solo metterci in guardia dai contesti non sicuri che cmq è già molto e vi ringrazio per questo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.